la stabilizzazione per qualsiasi tipo di arco voi abbiate, deve assolvere al compito di stabilizzare la procedura di tiro da quando alzate l’arco a quando lo abbassate dopo il rilascio. Nella sequenza della procedura di tiro ci sono dei momenti ben definiti dove la stabilizzazione dimostra il proprio valore anche costruttivo. … quando mirate, deve consentirvi di attuare micro-aggiustamenti per far collimare e mantenere il più stabile possibile il punto di impatto della freccia con il pin del vostro mirino. … dopo il rilascio e mentre eseguite il Follow Througt, deve portare fuori dall’arco le vibrazioni dopo rilascio, evitando così che tali vibrazioni rimbalzino verso di voi e si scarichino sul polso, avanbraccio, braccio e spalla con la conseguenza di favorire traumi ed infiammazioni. … deve anche assorbire, ritardandole, il più possibile le vibrazioni che il vento scarica sull’arco e che vi fanno muovere ritardando, oltremodo, la procedura di rilascio. … valutate anche le libre che sviluppa il vostro arco, per esempio la stabilizzazione per un arco scuola o poco più non serve, direi che dalle 30 libre in su comincia a fare il suo dovere. La tecnica e la fantasia ha permesso di costruire varie stabilizzazioni anche con dentro il mercurio che si espandeva in una camera interna all’atto del rilascio per mantenere allineata la traiettoria dell’arco a quella della freccia, altre costruite con cavetti di acciaio che irrigidivano l’asta centrale di alluminio, altre ancora con sistemi di movimento a molla dell’asta a seguire l’arco ma non hanno risolto molto e sono state accantonate. I filmati in Slow Motion ci hanno reso visibile quello che succede ad una stabilizzazione, si vede chiaramente che «l’asta centrale» comincia a vibrare dopo il rilascio, la fase che si imputa alla stabilizzazione di poter assorbire le vibrazioni dell’arco è molto ritardata, se la mano che lo tiene lo lascia libero di muoversi, le vibrazioni di rimbalzo sono debolissime. Quale stabilizzazione centrale : Se si potesse ci vorrebbero due stabilizzazioni, una per le gare o attività in palestra ed una per quelle all’aperto. Le caratteristiche sono differenti e divergono a causa dell’aria in movimento all’esterno. Non solo il vento ma anche il fruscio tra le foglie dell’aria che gira a vortici leggeri può muovere la mira e infastidirci. Quindi, per l’esterno, una stabilizzazione che faccia passare il più possibile l’aria attraverso la propria struttura e che non faccia eccessiva «vela», sarebbe meglio. Per le gare indoor, il problema non si pone. La caratteristica saliente per qualsiasi stabilizzazione è di essere sufficientemente rigida per permettere di aggiungere pesi in punta, per bilanciare l’arco, e di non flettere come una molla quando ci si sposta per mirare. Se ci pensate bene un peso posto a 28 pollici o più da riser, tarda a seguire il movimento dell’arciere. Il rischio da valutare bene nella scelta è che muovendosi in ritardo esegua l’effetto pendolo che amplifica il movimento. … che sia costruita in alluminio, carbonio o con i pali della luce le caratteristiche funzionali sono sempre le stesse descritte. I baffi : Per chi tira con l’arco Olimpico i baffi sono necessari, l’arco è lungo e la chiusura dei flettenti è lontana dal punto di pivot. Per il compound sono meno necessari, l’arco compound ha una chiusura dei flettenti molto rapida e più vicina al punto di Pivot, il riser è piu pesante di un Olimpico.  il Compound ha un mirino più pesante che potrebbe sbilanciare a destra o sinistra l’arco, quindi per il baffo singolo vedete voi cosa fare. Il prolunghino : Non è necessario e comunque il più corto possibile. La lunghezza della stabilizzazione: Che tirate con un Olimpico od un Compound sono convinto che 28 pollici di lunghezza + anti-vibrante e peso siano più che sufficienti, oltre bisogna fare i conti con l’effetto pendolo e la vela che si produce. Con il prolunghino da 3 pollici, per gli archi Olimpici, si arriva a 35 pollici di lunghezza, fate delle prove, molto dipende dalla qualità della stabilizzazione. Quanto peso mettere: Solo quello strettamente necessario per bilanciare l’arco e/o appesantirlo di quel tanto che ci rende il tiro comodo e stabile, non un grammo di più. Vi ricordo di leggere il file in PDF nell’area «download» che riguarda il bilanciare l’arco. Non esagerate.
«tecnica…»