… credo che se c’è un piccolo, quasi insignificante oggetto, capace di creare tanti problemi negli
arcieri, sia il clicker. Questa piccola lamella di metallo, che non deve fare altro che sbattere, ed
emettere un suono flebile e secco, udibile dall’arciere che la monta sul proprio arco, è diventata,
dalla sua apparizione sul mercato, il perno su cui gira e si affida il tiro con l’arco.
Vi esorto ad un altro modo di pensare e di usare questo accessorio, se mal regolato, il clicker da
valido aiuto diventa il complice, quasi silenzioso dei misfatti di una freccia che va da ogni parte
del paglione, ed il peggio è che non ci si accorge della sua responsabilità, quindi il crimine viene
reiterato all’infinito.
Quando, nei miei incontri, spiego, a cosa serve e come ritengo che debba essere usato, sembra che la mentalità arcieristica,
venga sconvolta e ribaltata, tanta è l’abitudine errata, di usare il click, fin dalle prime settimane di utilizzo dell’arco, diventa
un abitudine sentire “CLICK” e rilasciare, senza percepire il movimento, il tempo e la volontà del rilascio, “..è scattato il
clicker, ed ho rilasciato …”. Questo modo di pensare ed agire, porta a commettere errori gravi, che in alcuni momenti,
possono vanificare una stagione.
Ora analizziamo come deve essere usato il clicker.
Se è da poco che tirate con l’arco, l’allungo non è stabilizzato e costante, muscoli, endini e legamenti devo rendere possibile
il movimento ampliando la loro mobilità. Molti muscoli, nei primi mesi di “tiro” sono tutti attivi ed usati anche quando non
servono, molti arcieri non sentono la scapola e tanto meno il suo movimento, bisogna con calma e costanza, risolvere il
problema anche con l’utilizzo dell’elastico e del tiro ad occhi chiusi. Bisogna essere sicuri, della presa della Tab, l’allungo
secondario, se varia, toglie allungo, con conseguenza, che non uscite dal clicker e per uscire si prendono strane posizioni, il
tempo di tiro si allunga e patatrac.
Parlando del braccio dell’arco, dovete spingere l’arco nel bersaglio con la spalla dell’arco, lo fate, spero di si, va bene e
continuate, altrimenti no o qualche volta, è un problema, se non avete costanza nella gestione del tiro, il clicker è pronto a
crearvi molti problemi. Quindi, l’allungo non costante, prevede un clicker in una posizione incerta, mancando
l’allineamento al momento del rilascio, è facile andare a destra e sinistra. La lunghezza delle frecce, deve essere adeguata al
libraggio, all’allungo, ma sopratutto alle vostre capacità di gestione del tiro, per il corso base, le frecce sono lunghe, ma, gli
arcieri evoluti, possono usarle più lunghe di un pollice dal centro del bottone, ovviamente proporzionando lo spin.
Abbiamo detto che il clicker è un ausilio, dovete allenarvi a sentire l’allungo corretto dal movimento delle scapole e dei
muscoli collegati, sono la sola sicurezza vera che avete.
Riassumendo, lo scatto del clicker, è funzione di :
•
allenamento al libraggio di utilizzo dell’arco.
•
corretto allungo, considerando anche, l’allungo secondario e la presa sulla Tab
•
spinta del braccio dell’arco, che deve essere continua e costante per ogni freccia.
•
lunghezza corretta della freccia usata.
•
vostra capacità di controllo del gesto arcieristico.
Guarda tu, per un pezzetto di metallo … Buon tiro
«tecnica…»