...... questo capitolo mi ha preso molto tempo per la stesura, dato che la
vastità dell'argomento e le sue implicazioni in campi scientifici lontani ma
interconnessi non è stata immediata.
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Anatomia.
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Fisiologia.
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Etologia umana.
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Psicologia della visione.
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Fisica.
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... il vissuto personale.
Prefazione:
..... come la maggior parte degli animali, categoria della quale facciamo parte, siamo dotati degli organi adatti a percepire
visivamente il mondo che ci circonda, "gli occhi". L'acutezza visiva o visus, è variabile per ogni specie vivente, per
l'essere umano, già dopo i 30 metri sono vaghi i contorni, non abbiamo bisogno della vista di un aquila che deve avvistare
una preda da centinaia di metri di altezza, ci basta una buona vista per una visione di insieme sufficientemente dettagliata
alle medie e corte distanze. In pratica, ogni animale ha la vista che gli necessita per sopravvivere. Un esempio, "la talpa"
vivendo sotto terra è quasi cieca, madre natura però l'ha dotata di un ottimo udito e olfatto per trovare le sue prede.
Predatori o prede?, la differenza si nota dalla posizione degli occhi nel cranio, se la posizione è laterale la visione è con circa
180° di ampiezza adatti ad una visione allargata per individuare i predatori, se la posizione è frontale è più adatta ad un
rilevamento di precisione con circa 60° di ampiezza ed adatto alla valutazione delle distanze ed i bersagli in movimento, le
prede. I nostri occhi acquisiscono l’immagine che passa al cervello e viene elaborata per poterci dare dei parametri di
valutazione più precisi su forma, dimensioni e velocità dell’oggetto inquadrato, l’elaborazione è permessa dalla distanza, sul
piano orizzontale, dei bulbi oculari.
Il sito dove sono posizionati gli occhi nel cranio è formato da diverse ossa che si congiungono tra loro, formando la sede degli occhi.
Avrete sentito dire dal vostro Istruttore, ancora prima di darvi in mano l'arco " ... controlliamo se sei mancino" e stendendo le braccia davanti a voi con un
piccolo spazio tra le mani incrociate, vi ha occluso un occhio per volta e se avete visto la targa colorata con l'occhio destro siete stati definiti "destri" se
invece, l'occhio che ha visto è il sinistro ha detto " ... sai che hai la dominanza oculare sinistra, sei mancino". Qui le mamme cominciano a cambiare colore ed
avvicinandosi al rosso acceso, con un filo di voce dal tono allarmato, dicono "…..mio figlio scrive con la mano destra, non è mancino" e urge una spiegazione
alla mamma che sta andando fuori controllo.
Avere la dominanza oculare sinistra, non è una condanna ma è semplicemente che il primo occhio che si allinea all'oggetto guardato è il sinistro, così come
per ogni persona esiste il braccio dominante, una gamba dominante, un orecchio dominante ...... Quando il primo astronauta è sceso sulla superficie della
luna, doveva scendere una scaletta ed i tecnici della NASA hanno dovuto capire quale era la gamba dominante dell'astronauta per dargli la possibilità di
risalire velocemente, nel modulo lunare, se qualcosa fosse andata storta, dopo il primo appoggio del piede sul terreno.
Bisogna anche dire che forse abbiamo ancora dentro di noi il concetto che usare, la mano sinistra per scrivere, come pensavano nel medioevo era segno di
possessione del diavolo e si veniva arsi sul rogo, dopo processo sommario da parte dell’ Inquisizione.
Oggi si preferisce dire, invece di dominanza, lateralità, con buona pace delle mamme, il concetto non cambia ma sono
meno allarmate.
L'occhio è un sistema che recepisce le forme degli oggetti e le proietta al suo interno, capovolte, su una superficie
sensibile.
·
La retina è l'area sensibile all'interno dell'occhio che raccoglie le immagini, ne fa una prima elaborazione che
ritrasmette alla corteccia cerebrale deputata all'elaborazione.
·
Il cervello nella sua parte posteriore elabora le immagini, ricevendole capovolte le raddrizza e ci permette di
percepirle per quello che sono.
L'occhio umano è un sistema relativamente semplice costituito dalla Cornea, il Cristallino, l'Umor Acqueo e l'Umor
Vitreo. La possibilità del Cristallino di potersi contrarre tramite i muscoli ciliari, modifica la distanza focale e con la Cornea e con la camera Anteriore e quella
Posteriore, varia la Distanza Focale fra i 2,5 m. e 1,5 cm.
La membrana muscolare detta Iride, che da colore ai nostri occhi, ha nel suo centro un'apertura detta Pupilla che funge da diaframma consentendo di
modulare la luce in ingresso nell'occhio.
La Retina, posizionata sul fondo dell'occhio è una superficie sensibile alla luce ed ai colori, per mezzo dei Bastoncelli (120 milioni circa) ed i Coni (6 milioni
circa) , la Retina trasforma le informazioni fotochimiche, ricevute in impulsi elettrici che rimanda ai Neuroni retinici che connessi diversamente tra loro
producono una prima elaborazione del segnale visivo.
Il Nervo Ottico porta le informazioni ricevute dalla retina al corpo genicolato laterale e quindi alle aree Corticali. Dopo questo rapidissimo viaggio della luce
nell'occhio con le sue parti funzionali, viene elaborata una mappa cerebrale della retina, nel cervello.
Nel corpo Genicolato, come accennato, l'immagine subisce una prima elaborazione che definisce nei suoi contorni l'oggetto e lo distingue dallo sfondo ed
elabora i diversi contrasti. Cellule semplici, selettive all'orientamento dell'oggetto e Cellule
complesse elaborano la direzione di movimento di quanto inquadrato.
Angolo di visione:
.... dopo questa rapida esposizione dell'anatomia e fisiologia dell'occhio, entriamo di più
nell'argomento che interessa gli arcieri.
Il "tiro della freccia va preparato" sia fisicamente che mentalmente, il tiro altrimenti diventa
impreciso e casuale e con un mare di problematiche al seguito.
Alla luce di questo :
·
posizionarsi davanti al bersaglio con i piedi in posizione neutra, cioè affiancati l'uno all'altro,
distanti la larghezza delle nostre spalle.
·
la postura deve prevedere le spalle non incurvate in avanti, non "insaccate".
·
la linea delle spalle deve essere allineata con il punto dove dovrà impattare la freccia e così
anche il bacino.
In questo modo la testa potrà ruotare, verso il bersaglio, con normalità e con il mento parallelo al terreno, gli occhi resteranno in una posizione naturale sul
piano orizzontale. Le pupille avranno solo un piccolo spostamento a destra o sinistra a secondo della lateralità e saranno centrare, sul asse orizzontale,
all'interno dell'occhio.
La percezione visiva:
... consiste nella registrazione e interpretazione degli stimoli ambientali, che giungono al cervello attraverso
gli occhi. Entrano in gioco processi psicologici attivati dalla mente, interpretati e organizzati in immagini con
precise caratteristiche. Le regole che attivano l'azione interpretativa delle immagini ci danno la possibilità di
comprendere le caratteristiche basilari del Linguaggio visivo:
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L'articolazione figura-sfondo.
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il raggruppamento delle singole parti in unità visive.
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le illusioni ottiche.
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gli indizi di profondità.
....i processi percettivi, forniscono una visione di quello che ci circonda, consentendo a
tutti gli esseri viventi di sopravvivere, ma la percezione, in alcune occasioni, può essere
ingannevole, non fornendoci la reale dimensione e l'esatta forma di un oggetto.
Queste si chiamano Illusioni visive. Ne esistono centinaia qui ne farò solo alcuni esempi.
La prima a sinistra l'oggetto sembra essere composto da tre colonne ma in realtà ne ha solo due.
La seconda, a destra è l'esempio di come l'elaborazione della nostra mente non gradisca le forme indefinite e
in questo caso completa con una figura nota "un triangolo" l'immagine percepita, il triangolo bianco che non
esiste.
La terza, sotto a destra, dove le rette sembrano di diversa lunghezza ma, così non è ...in realtà l'illusione è
dovuta alle forma a freccia all'inizio e fine delle linee, che hanno direzione diversa da una linea all'altra.
... arriviamo ora ad una illusione visiva che interessa da vicino noi Arcieri è l'illusione di Delboeuf (quarta in
fondo a destra), l'illusione ottica, proposta, ci ricorda il centro della targa, il limite del nove per il cerchio grande
ed il dieci Compound per quello piccolo nelle attuali targhe da indoor.
Nella illusione di Delboeuf, in fondo a destra, il disco circondato dal disco più grande, appare più piccolo di quello circondato dal disco più piccolo. Se viene
ridotto il contrasto del disco interno, l'illusione aumenta. Se viene ridotto il contrasto del disco esterno, l'illusione diminuisce. Ne hanno tenuto conto i
produttori delle targhe che usiamo?.
Mi sembra corretto ricordare che un vasto movimento di pensiero nello studio delle Illusioni e della percezione è stato quello detto Gestald che ha elaborato
"le leggi della unificazione formale".
così suddivise:
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legge della vicinanza.
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legge della somiglianza.
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legge del destino comune.
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legge della chiusura.
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legge della pregnanza.
Le Illusioni sono centinaia e faccio solo un ultimo esempio che capita spesso quando si è sulla linea di tiro. Spesso
ci sentiamo fuori allineamento con il paglione sul quale dobbiamo tirare. Dobbiamo dare per scontato che il campo
sia squadrato correttamente e che non ci siano errori di linearità tra noi e il bersaglio, per quale ragione ci
sentiamo così fuori linea...... ricordiamoci che l'occhio, la vista e la percezione, valutano il quadro generale che
ricevono ed elaborano. Se la recinzione del campo non è coerente con la squadratura del campo di gara, si verifica
una illusione di prospettiva.
State all’occhio …. buon tiro.
«siamo così»