.... il polso, un miracolo di ingieniarizzazione della natura. In uno spazio così ristretto sono posizionate 15 "ossa", nervi, vasi sanguigni e muscoli per permetterci di eseguire movimenti controllati delle dita della mano e torsioni della stessa che hanno dell'incredibile. Proprio per il suo affollamento interno è un punto relativamente delicato, soggetto a patologie di vario genere. Le strutture del polso sono: le ossa e le articolazioni. i legamenti ed i tendini i muscoli. i nervi. i vasi sanguigni. Le ossa del polso ... sono disposte su due file, "la fila prossimale" con l'osso scafoide, il semilunato ed il piramidale. La seconda "la fila distale", composta dall'osso trapezio, trapezzoide, capitato, uncinato e pisiforme. tutte queste ossa sono avvolte in una membrana gommosa e liscia, "cartilagine articolare" che ne permette il movimento, senza atriti, tra di loro. Così abbiamo che il polso in realtà è un insieme di articolazioni. La seconda funzione della cartilagne articolare è quella di assorbire gli urti. I legamenti e tendini ... il polso è contento in una "capsula articolare" come nella maggior parte delle articolazione del corpo umano. In questa sacca è contenuto il fluido sinoviale che lubrifica ulteriormente l'articolazione. Per ogni lato del polso esiste un legamento collaterale che unisce l'avambraccio al polso.
Il primo legamento detto "legamento collaterale dell'ulna" ed è posizionato dal lato opposto del pollice. Il secondo detto " legamento carpale traverso" è uno strato di tessuto che attraversa e copre l'intero polso ed evita che si pieghi troppo sul lato del pollice. Non è finita, esiste anche il "legamento collatrale radiale" situato vicino al pollice ed evita che il polso si pieghi troppo dal lato del mignolo della mano. Come potete immaginare, esitono, molti tendini che collegano i muscoli alle ossa in questo caso i tendini partono da muscoli che sono nell'avambraccio. I tendini che sono posti verso il palmo della mano sono detti tendini flessori mentre quelli che sono verso il dorso della mano sono detti, tendini estensori. Muscoli ... i muscoli del polso, come detto prima partono dall'avambraccio e controllano il movimento della dita e del polso nel suo complesso. I nervi Tutti i nervi che arrivano alla mano, partono dalla spina dorsale, passano nella spalla, in una posizione protetta, proseguono nel braccio e poi nell'avambraccio, in una posizione che diremmo ai nostri giorni "non è il massimo". Il passaggio attraverso il gomito è, ad esempio per il nervo ulnare molto critico ..... fate attenzione. I nervi portano i segnali di temperatura, tatto e dolore al cervello e permettono al cervello di comunicare gli stimoli che muovono il braccio, le dita, il pollice e la mano. Il nervo radiale si sviluppa lungo il lato dell'avambraccio sul lato del pollice verso il dorso della mano. Come tutti i nervi ha le sue ramificazioni verso il dito anulare e il dito medio. Il nervo mediano passa nel "tunnel carpale" e porta le sensazioni nella parte del pollice verso il palmo, del dito indice, del medio e della metà del dito anulare, con la sua diramazione controlla il muscolo tenare in modo che possa muoversi "in opposizione" alle altre dita della mano. Questa caratteristica di opponibilità del pollice ci permette di afferrare gli oggetti con facilità, si ritiene che sia una delle ragioni cardine della evoluzione umana. Il nervo ulnare, viaggia il un tunnel separato detto "canale di Guyon", formato da due ossa carpali ed il legamento che li unisce. Le diramazioni del nervo ulnare permettono di percepire le sensazioni da e per il mignolo e da e per metà del dito anulare. sono interessati da questo nervo anche il palmo della mano e i muscoli che permettono il movimento del pollice verso il palmo. I vasi sanguigni  sono molteplici ed anche loro devono supportare gli stretti spazi che esistono nel polso, i suoi piegamenti e torsioni. La natura o l'evoluzione a consentito l'irroramento di tutto il polso e la mano. Sono dislocati nelle vicinanze dei nervi e l'arteria ulnare passa attraverso il "canale di Guyon". Come detto all'inizio, un miracolo di funzionalità, per ottenere la massima mobilità di tutte le sue parti per il più lungo tempo possibile. A volte è necessaria una piccola ginnastica che interessi la spalla, il braccio, l'avambraccio, il polso e la mano. Niente di faticoso ma lo stretcing e particolari movimenti di piegamento del polso e delle dita, otterranno il risultato voluto di prolungare la sua funzionalità. Buona preparazione.
«siamo così»