le Società arcieristiche : … sono lasciate molto sole ad amministrare il «tiro con l’arco» a livello locale, sono piccole realtà che si danno un gran da fare, conosco bene le dinamiche interne ed esterne di queste amministrazioni è mi chiedo spesso «quale volontà deve avere un Presidente di Società» per andare avanti. Le Società di tiro con l’arco hanno grosse spese per la manutenzione delle strutture e per promuovere il nostro sport. Non abbiamo bisogno di grandi cose ma quelle che servono sono indispensabili anche sul fronte della sicurezza. Le gare danno fiato alle finanze striminzite, altrimenti ogni cosa si volesse fare diventerebbe impossibile. Presidente, Segretario, Consiglieri è un piccolo mondo di gente con tanta voglia di fare per gli altri e di farlo al meglio. Quanto parlare, quante idee, tante decisioni a volte impopolari, sempre davanti alle critiche degli altri Soci. Non ho mai capito del perchè di tanto campanilismo, soprattutto in questo travagliato periodo, spero sempre che passi l’idea di Compagnie che sono vicine le une alle altre che si possano fondere per avere anche più Soci ma sopratutto più peso politico con le Amministrazioni locali. Mi sono sempre chiesto perchè in Lombardia non ci siano strutture fisse alle quali le Società possano fare capo per le proprie gare, siamo la regione con il maggior numero di Arcieri ma tutto tace, così le Società organizzano tornei e gare e fanno trasferte con i propri arcieri per andare alle gare Internazionali all’estero. Vi sempra possibile che la Lombardia non possa organizzare gli eventi che si fanno ed esempio a Nimes. Abbiamo enormi strutture sotto usate ed adattissime per queste manifestazioni, le Società non riescono da sole a farlo e devono essere appoggiate anche dal gota dello sport nazionale. Società Arcieristiche sapete bene di non aver niente a che fare con lo sport nazionale che ottiene tutto e di più, dovete sudare quel poco che resta ed accontentarvi, non mugugnate e non esternate, altrimenti sparite e nessuno piangerà sinceramente, non fate l’errore di guardare al vostro campanile e basta perchè è quello che vogliono per tenerci divisi, c’è un detto Latino che dica «dividi et impera», dobbiamo essere unite in nome della nostra passione e di quello in cui crediamo, una pratica sportiva utile, formativa e divertente. Troppo spesso in questi quasi 30 anni di Arcieria ho visto discutere e litigare per i posti di responsabilità per poi non fare niente e lasciare tutto com’è ho visto la stessa cosa della politica in Italia, solo parole ed oceaniche attese per nulla, combattere contro un muro di gomma è difficile ma non facciamolo divisi. I Soci Arcieri spesso creano dei problemi che si potrebbero evitare, volete un esempio?, quando c’è da fare manutenzione al campo di tiro o in palestra, molto Soci spariscono inghiottiti dagli impegni ed i soliti lavorano, sudano e si lamentano per le assenze. Tagliare l’erba del campo non è un problema da poco, il costo pesa parecchio sul bilancio Societario avere una convenzione con il Comune di appartenenza è stra-complicato se non impossibile. Il nostro è lo sport dell’arrangiarsi in ogni occasione. Trovare uno sponsor, al giorno d’oggi è al limite dell’impossibile, non parliamo dei Comuni e dei loro fondi per lo sport che sono dirottati su altre necessità. Fino a quando non si capirà che lo sport è «maestro di vita» e quindi parte essenziale del percorso di una persona, guardate le statistiche delle ore per «l’attività fisica» in Italia e nel resto d’Europa anche questa volta abbiamo il record negativo, non commento. Buon tiro.  
«pensieri …»