.. qui e ora, sette lettere che rinchiudono un concetto profondissimo, di una importanza universale, tutte le religioni, il discorrere filosofico e anche la scienza più innovativa, come la fisica quantistica, si immergono totalmente nel concetto “hic et nunc”. Mi direte, “ma cosa centra con il tiro con l’arco?”, vi chiedo di avere pazienza e di leggere con calma. Noi viviamo nel presente, che ci piaccia o no, non possiamo vivere nel passato perchè qualsiasi avvenimento che ci capita, nel momento che avviene è già nel passato e non possiamo vivere nel futuro, perchè il futuro verrà ed quindi non è presente, non è un gioco di parole. Provate a prendere un sacchetto di riso, versatelo lentamente in un contenitore, cosa vedete, del riso che scende?, e se vedeste dei chicchi di riso che scendono? ogni chicco singolarmente, affiancato e mischiato con gli altri. La nostra vita e il nostro pensiero, il nostro agire è come il sacchetto di riso, formato da chicchi- avvenimenti ed emozioni che si sommano, si dividono, ci stordiscono e confondono. Come si può non esserne travolti?, vivete ogni momento come un singolo chicco di riso che compone il “tutto”, ogni chicco di riso dovrà diventare una parte del tutto ma essere il chicco del “qui e ora”. Vi garantisco che vivrete in un modo diverso, più completo ed affascinante. Spero che i saggi mi perdoneranno, tutti i concetti importanti della vita devono essere spiegati ma soprattutto vissuti. Torno subito al tiro con l’arco, sulla base di quanto detto prima, sappiamo che il “tiro” si svolge con una “sequenza ben precisa”, adatta a noi stessi e solo a noi. Dal momento che alziamo l’arco per tirare, dobbiamo sottostare a dei movimenti ad alle sensazioni trasmesse dai 5 sensi e dal nostro conscio ed inconscio che tramite il cervello elabora e gestisce la procedura. Proviamo a scrivere la sequenza di tiro, su un foglio di carta, così di getto, senza pensarci troppo. Quello che avete scritto è quello che il cervello elabora per il compito di “tirare”. Vi accorgerete in prima lettura che sarà una proceduta di tiro carente ed imprecisa ma potete rileggere, spostare, ampliare quanto scritto, alla fine vi troverete con venti o più comandi da effettuare solo per preparare il tiro e con un numero grandissimo di altri comandi per terminare la procedura e tirare la freccia. Così avete costruito un percorso di comandi, come fosse stato il programma di un computer. Se avete letto nel sito, sapete che un movimento singolo, sommato ad altri movimenti singoli, propone il concetto di “abilità motoria”. Ora vi chiedo, di ripetere leggendo e poi ricordare nella memoria tutta la sequenza, fatelo per capitoli. Senza saperlo avete costruito “il vostro modo di realizzare il tiro costante e perfetto”. Ora vi chiedo : Se sapete ripetere a memoria, fatelo nella pratica, passo per passo, per arrivare al “rilascio della freccia” e quindi ripetendo con precisione maniacale il programma che vi porterà al tiro della freccia,
State vivendo “qui e ora” ogni comando, siate concentrati, potete pensare al “compito” che è quello di mettere la freccia dove volete voi e non lasciare al caso, il compito. Altro vantaggio enorme è che sapendo da cosa è composta la “sequenza” per ogni singola voce, potete gestirne il tempo di esecuzione. Niente più sovrapposizioni del tempo, iniziare una azione, prima di cominciarne un altra, non sarà possibile, perchè gestite tutto “qui e ora”, gesto iniziato, gesto finito e null’altro. Approfondite con mente aperta, quello che ho descritto, ampliate il concetto di “qui e ora”, ne resterete affascinati …. buon tiro.
«… mentale»