non semplifichiamo : … singolare cosa il Tiro con L’arco, dobbiamo fare di tutto
per spingere in un puntino che è situato nella cocca della freccia e tutto per
centrare ed allineare tutte le forze che si sprigionano in direttrici impossibili e
questo per mandare la freccia nel bersaglio con una precisione quasi assoluta.
Diventiamo “matti” non dormiamo la notte e spendiamo un sacco si soldi, ci
arrabbiamo la domenica di gara e non siamo mai soddisfatti. Mi domando che
esseri siamo …..
A volte per necessità dobbiamo semplificare molto, nei concetti e nella pratica del
tiro, fare altrimenti è impossibile ma non esageriamo.
Io studio a fondo le strutture e le forze interessate a spingere la freccia, compreso la tecnica migliore per trazionare l’arco
con tutta la forza necessaria, senza sprecare niente e so che lo fate anche voi.
Non siate approssimativi, cercate di capire, anche confrontandovi fra di voi. Lo so che è un argomento affascinante ma
complesso, qualche numero o schema ben messo e concepito vi illuminerà la mente, non è detto che sia assolutamente
corretto il pensiero o la deduzione che abbiamo ma proviamo, si impara sbagliando.
Se dovessimo estrarre tutti i dati da quel pezzo di legno o alluminio con tutte le sue parti, ci riempiremmo la stanza di
strumenti fantascientifici e otterremmo dati per il solo l’arco che abbiamo testato.
Un altro arco non sarebbe uguale, la costruzione, la sua sequenza di realizzazione, i materiali, i tempi e le temperature
sarebbero diverse ed allora li ancora a calcolare e verificare.
Dobbiamo approssimare con test pratici ed allora via ai test statici e dinamici, ai piccoli sapienti trucchi usciti
dall’esperienza di centinaia di anni.
Non smetto mai di stupirmi quando vedo le « antiche frecce di legno» con la barilatura della asta, già conosciuta dai
Persiani, per noi è scontata ma pensate a quante frecce hanno rotto e testardi, come un arciere hanno riprovato e
riprovato ancora, per loro era questione di vita o di morte.
Le corde prima erano realizzate in materiale vegetale poi in materiale animale e poi la chimica con tutti i suoi filati super. Il
carbonio sembra fantascienza ma noi siamo esseri con base carbonio è un materiale che ha milioni di anni ma così come è
stato utilizzato per l’arco e le frecce è uno spettacolo tecnologico.
E noi, insoddisfatti per scelta, siamo strani esseri che vagano tra la preparazione fisica, quella mentale e la tecnologia.
Cerchiamo dentro di noi la concentrazioni e parliamo con noi stessi, molte volte non ci piace quello che sentiamo o
vediamo, percorriamo un sentiero difficile che per anni ci affascina con i suoi panorami arcieristici.
Seguiamo il volo della freccia e diventiamo filosofi di colpo, poi poeti, poi ritorniamo ed atterriamo nel nostro mondo.
Forse è vero che “ …viviamo in una presunta normalità che vola su un mare di follia”.
Non semplifichiamo o meglio siamo costretti a farlo ma con solide basi di conoscenza.
wow …….. buon tiro
«l’arco e …»