Bilanciare l’arco : … cari Arcieri, perchè vi procurate infiammazioni alle spalle con un
arco non bilanciato e troppo pesante per il solo fatto che il più bravo che avete visto
ultimamente ha un arco che pesa 8Kg ma ha fatto tanti punti?… vi conosco e so che
qualcuno di voi è caduto in questo ragionamento.
La differenza tra bilanciare ed appesantire l’arco, è abissale :
bilanciare l’arco :
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montate l’arco, con tutte le sue componenti ed accessori, asta centrale e baffi.
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tenere l’arco con le dita, vicino al punto di Pivot.
•
rilevare il movimento dell’arco.
•
aggiungere o togliere i pesi, per fare in modo che trattenendolo con due dita, vicino al punto di Pivot, l’arco risulti
con la base della finestra, orizzontale o quasi.
Se alla fine, avete reso l’arco più leggero, va bene perchè state bilanciandolo, il bilanciamento, esula dal peso che serve per
ottenerlo.
A cosa serve, bilanciare l’arco:
La freccia , quando viene rilasciata percorre circa 60 - 70 cm all'interno dell'arco e deve muoversi con meno sbandamenti
possibili, lungo l'asse verticale e quello orizzontale. Qualsiasi arco, per problemi ci costruzione e di assemblaggio, non è
assemblato in modo che tutti i centri e gli assi siano in linea perfetta: questo porta ad avere dei pesi sbilanciati che quando
sono messi in movimento amplificano l'errore, costringendo l'arco a muoversi secondo la linea di forza risultante dalla
somma degli errori stessi. Ad esempio lo stabilizzatore centrale è montato su una boccola filettata fissata sull'arco: il 98%
degli archi hanno questa boccola fissata di qualche grado fuori asse e questo comporta che l'arco tenda verso questo errore.
I flettenti non sono ben centrati... Il mirino è sbilanciato da un lato...La quasi totalità degli arcieri difetta nel posizionamento
della mano sull'impugnatura, con il risultato che l'arco riceve una spinta laterale e verticale che ne altera il corretto
movimento. Moltissimi arcieri non posizionano correttamente le spalle, le dita sulla corda, non utilizzano la "schiena per
tirare", non posizionano i piedi davanti al bersaglio nel modo corretto, non eseguono una sequenza di tiro corretta... e potrei
andare avanti per quattro pagine... In definitiva la stabilizzazione serve per tentare di compensare nel migliore modo
possibile questo groviglio di forze direzionate da ogni parte sia sul piano verticale che orizzontale.
Dove deve essere il centro del bilanciamento dell'arco?
Il centro del bilanciamento deve essere sul centro di pivot, sulla tua mano: più sarà vicino a questo punto più l'arco sarà
stabile anche durante il suo traslare fuori in modo rettilineo verso il bersaglio; solo dopo ruoterà, trattenuto dalla dragona,
perché perderà spinta e prevarrà il peso dell'asta centrale, ma in quel momento la freccia sarà arrivata sul paglione già da
un pezzo.
I centri di rotazione di un arco:
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traslazione laterale.
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rotazione sull'asse orizzontale della stabilizzazione centrale.
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rotazione sull'asse verticale del riser.
Traslazione laterale: è quel movimento dove è tutto l'arco a spostarsi sul piano orizzontale verso destra o sinistra.
Rotazione sull'asse orizzontale della stabilizzazione centrale: è quel movimento indotto dalla cattiva posizione della mano
sull'impugnatura e dal peso del mirino. Spesso si vedono arcieri in posizione di tiro con archi inclinati di 5 - 10 gradi a destra
o a sinistra, attenzione a dove spingete, con la mano.
Rotazione sull'asse verticale del riser: la gravità terrestre e quindi il peso del riser tendono a farlo scendere lungo il suo asse
di bilanciamento che è dovuto al posizionamento delle masse del riser stesso. Oltre a questo, in fase di tiro, gli arcieri ci
mettono del loro posizionando la mano in modo scorretto sull'impugnatura, costringendo già, il riser, in fase di costruzione
della sequenza di tiro ad essere storto sul suo asse.
Cercherò di darti una spiegazione più semplice per farti capire come è delicata la bilanciatura dell'arco. Immagina l'arco il
fase di tiro: la corda è completamente in tensione, trattenuta dal tuo ancoraggio; rilascia, e l'unico punto fisso tra l'arco che
si chiude e la freccia che percorre la sua distanza verso il bersaglio, è la tua mano. Viene facile comprendere che qualsiasi
movimento o peso mal disposto provocherà dei movimenti non graditi e non funzionali allo scopo unico del rilascio della
freccia, cioè quello di prendere il bersaglio.
Appesantire l’arco : per appesantirlo, dopo averlo bilanciato, aggiungete la stessa quantità di peso sia sull’asta centrale
che sui baffi. Così facendo, resterà bilanciato, ma sarà più pesante.
Altro metodo, che preferisco, aggiungete peso sul riser ma controllate il bilanciamento, che potrebbe variare a causa della
geometria dell’arco. Molte volte mi hanno chiesto, perchè un Campione Americano, avesse messo tanti pesi sul suo arco, la
ragione è semplice, si sente più stabile così anche in considerazione del suo fisico possente. L’arco leggero, troppo leggero,
non va bene perchè vi porterebbe in giro, così come le poche libre. Il giusto peso e la corretta bilanciatura, possono fare la
differenza.
Che caratteristiche deve avere una buona stabilizzazione?:
Sembrerà contraddittorio, ma deve essere rigida ma assorbire le vibrazioni.
Rigida: … deve consentire gli aggiustamenti in fase di mira, considerando che in punta ci potrebbe essere un peso che
diventerà massa, appena si muove. Immaginate la stabilizzazione, con una struttura morbida e con il peso in punta, quando
vi muovete anche di poco, prima si muove l’asta centrale o/e laterale, poi per inerzia il peso segue. Questa differenza di
risposta, innesca un’oscillazione che si trasmette alla vostra mano ed a voi che siete in mira. La mira diventa più lunga,
perchè il punto di mira si muove di continuo, trascinato dalle inerzie esistenti poi, sapete già cosa succede …..
Deve assorbire le vibrazioni all’atto del rilascio : Quando si è in mira, abbiamo detto che serve rigidità della stabilizzazione
ma, appena dopo il rilascio, mentre i flettenti si chiudono e tutto diventa una massa in movimento che deve dissipare
l’inerzia accumulata e le sue onde d’urto, occorre che la stabilizzazione le assorba, almeno in parte. Il tutto avviene grazie
alla differenti caratteristiche interne dei materiali usati per la costruzione della stabilizzazione e per il modo in cui sono stati
posizionati, nella struttura.
Un budino al cioccolato, assorbirebbe bene le onde d’urto e le smorzerebbe, ma non sarebbe rigido abbastanza da non
oscillare quando lo si sposta.
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Siate bilanciati ….. Buon tiro
«tecnica…»